Finalissima Nuova zelanda-Francia

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Torkoal Fumante
view post Posted on 23/10/2011, 20:54




Il sortilegio è rotto: gli All Blacks sono campioni del mondo! Ci sono voluti ventiquattro lunghissimi anni, ma alla fine la Webb Ellis Cup torna a chi appartiene di diritto, ai neozelandesi. E tutto il Paese, quattro milioni di invasati, è in festa. La Francia è battuta. In finale però - dando tutto e di più - riscatta un torneo a poche luci e tante ombre. Sembrava una partita scontata. E’ stata una battaglia selvaggia durata ottanta minuti, risoltasi in volata, con non più di una meta per parte e un solo punto di scarto (8-7). McCaw e compagni entrano nella storia: nessuno lo meritava di più. E poco importa se all’ultimo atto soffrono le pene dell’inferno.

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Gli All Blacks hanno pochi palloni a disposizione, i Bleus sono incisivi in touche. Ma al 14’, proprio da rimessa laterale, sono i padroni di casa a passare: Mealamu introduce, Kaino sale in cielo, raccoglie al volo e lancia l’accorrente Woodcock. Il pilone corre come una saetta per una decina di metri e deposita indisturbato. La Nuova Zelanda, col vantaggio, trova anche il gioco. Il problema è che Weepu, dalla piazzola, non è proprio in giornata. Commette tre errori consecutivi in 26’. Ciò nonostante, la Francia sembra accusare, è schiacciata nella propria metà campo, manca di continuità, ma si riprende in fretta: la parte finale del primo tempo è tutta sua. Perchè gli All Blacks, perso Cruden, smarriscono la bussola.

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All’inizio della ripresa Henry cambia calciatore: tocca a Donald, la quarta scelta a numero 10. Il suo tentativo è semplice e regala ai suoi un minimo di tranquillità (8-0). Dura pochissimo, perché un paio di azioni dopo la Francia è in meta. L’azione parte da un ruck a centro campo. Avanzano in tanti, più di tutti Rougerie, poi c’è Servat sul lato sinistro, un altra ruck, una nuova riapertura, una serie di passaggi fino a che è Dusautoir, il monumentale Dusautoir, mvp del match, a trovare il buco e ad accorciare. Con la trasformazione di Trinh-Duc si va sull’8-7. All Blacks e tifosi sono terrorizzati, paralizzati. Weepu - lento e impacciato - lascia il posto a Ellis. Mancano i riferimenti. La Francia spinge. Ha la meglio anche in mischia. I kiwi restano lontanissimi dai 22 avversari.

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Al 23’ Trinh-Duc, con un piazzato centrale da circa 48 metri, ha addirittura l’occasione del sorpasso. Non la sfrutta. Il finale è acido, duro, cruento, infinito. Gli All Blacks ci mettono la faccia e l’orgoglio. Gli ultimi minuti non sono spettacolari, ma intensissimi. E sul fischio conclusivo del sudafricano Craig Joubert (col romano Giulio De Santis Tmo) si scatena la bolgia. Finisce con Richie McCaw a ricevere la Coppa, sullo stesso prato sul quale 24 anni fa la ricevette David Kirk. E’ un cerchio che si chiude. C’è anche spazio per un’altra haka, spontanea, lungo un lato del campo. La festa durerà giorni.

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fonte:
gazzetta dello sport
 
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